Ho letto un post su Facebook di un noto scrittore italiano, Fulvio Abbate. Questo è il contenuto: “Mi è impossibile aderire al mito di Cristina Campo, di cui si onora in questi giorni il centenario della nascita, ne comprendo la voce tersa, ma ravviso anche nel suo sguardo sulle piccine cose del mondo un tratto di disumana - vi sembrerà strano - assenza di vera pietà, proprio di chi indossi l'abito di luce minacciosa del divino per calpestare la vera grazia, che è sempre rivoluzionaria, e non affine ai mostri del tradizionalismo cattolico”. Un post interessante che credo meriti qualche commento. Chi era Cristina Campo?
Era la bolognese Vittoria Guerrini (1923-1977) da tutti conosciuta con il suo pseudonimo Cristina Campo. Fu poetessa di valore e traduttrice. Anima tormentata sia nel fisico che nel corpo fu tra le fondatrici della sezione Italiana dell’associazione Una Voce e fu dietro all’Esame critico del Novus Ordo Missae che molto scalpore fece all’epoca, anche per la presentazione dei Cardinal Bacci ed Ottaviani. Ricordiamo che a questo documento, che molto intristì Paolo VI, collaborò anche il padre Michel-Louis Guérard de Lauriers, insigne tomista che poi aderirà alla Fraternità di san Pio X e successivamente elaborerà una sua tesi teologica conosciuta con il nome di “tesi di cassiciaco”, dando il via ad un ramo del tradizionalismo cattolico che prende il nome di sedeprivazionismo.
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