Non c’è dubbio che il fenomeno Donald Trump sia soprattutto un fenomeno linguistico. Non intendo cadere nel nominalismo, ma non si può negare che Trump, e prima di lui il nostro Silvio Berlusconi, con un sapiente uso del linguaggio, in un certo senso, connotano una realtà. Dico “connotano” e non “creano”, perché quella realtà esiste ma loro sanno magnificarla in modo tale che la percezione che noi ne abbiamo diviene strumentale alla loro lotta per il potere. Sono degli straordinari affabulatori.
Questo non significa che i problemi che sollevano non siano reali, ma loro riescono a farceli vedere come iperreali. Cioè ce li rendono così difficili da ignorare che il loro intervento per alcuni sembra indispensabile.
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