Come molti altri, sono rimasto basito nell’apprendere dell’acquisto di un opera d’arte di Maurizio Cattelan dal nome “Comedian” per la cifra di 6 milioni di dollari. Ora, spesso sappiamo come nel mondo dell’arte ci sono quotazioni altissime, ma qui bisogna capire in che cosa consiste l’opera d‘arte: una (vera) banana attacata al muro con un pezzo di scotch.
Chi ha pagato oltre 6 milioni di dollari per una banana? È un imprenditore cinese esperto in criptovalute, Justin Sun, che ha anche fatto sapere che mangerà personalmente la banana come parte di un’esperienza artistica unica.
Il critico d’arte Nicolas Ballario su Fanpage ci guida alla comprensione di questa operazione, preoccupandosi del fatto se l’opera vale quella cifra:
“Certo, se non quella mattina, sicuramente qualche ora prima perché le banane si deteriorano. Ovviamente a scegliere come dev'essere la banana, di quale grandezza, è stato Maurizio Cattelan, però chi ha comprato quell'opera ha comprato un concetto non una banana. Paradossalmente, Justin Sun la banana esposta da Sotheby's non la vedrà neanche perché sicuramente sarà marcita prima che gli arrivi. Anche il fatto di volerla mangiare, in realtà non è una cosa che si potrà fare, perché quando la stacchi dal muro torna una banana e smette di essere un'opera d'arte. Si mangerà un'altra banana magari: ci sono, inoltre, delle istruzioni ben precise dietro quell'opera, quando si scolorisce perché marcisce, per esempio, va cambiata. Probabilmente all'imprenditore di criptovalute arriverà a casa un manuale d'istruzione e un nastro adesivo con cui lui potrà reinstallare e rigenerare l'opera”.
Poi prosegue:
“Non si può dire se li vale o no. Li vale perché qualcuno li ha spesi, ma il valore dell'arte è incalcolabile. Quella banana vale 6 milioni di dollari? Non possiamo saperlo, certo c'è qualcuno disposto a pagare questa cifra. Il prezzo fa parte del mondo dell'arte, l'arte ha sempre avuto un prezzo. La cifra, ovviamente, è tale principalmente perché l'opera è di Maurizio Cattelan, ma queste sono le regole dell'arte contemporanea. Cattelan, infatti, non è una banana appesa al muro, è una storia. È un'artista sorprendente, uno dei migliori degli ultimi 20 anni. L'opera vale tanto anche perché lui, mettendo quella banana appesa al muro, ha attaccato al muro un pezzo della sua vita. Poi se vogliamo discutere sul fatto che sia bella o brutta, se è arte o non è arte, qui sta proprio tutto il senso di Cattelan come artista”.
Per mettere le cose in prospettiva, varrà la pena dire che un’opera di Guido Reni, straordinario pittore del barocco, te la potresti portare a casa con una cifra che va dai 100.000 ai 500.000 euro. Con il costo della banana si potevano portare a casa una decina di Guido Reni. Io non ho nulla contro l’arte contemporanea, ma forse bisognerebbe intendersi un minimo su cosa si intende per “arte”, perché se tutto è arte, allora niente è arte. Poi, se ci pensiamo, quello che il critico d’arte ha detto ci dovrebbe far pensare: il compratore ha acquistato un concetto, un’idea, non un manufatto artistico. Ma si può acquistare una idea artistica come un brevetto industriale? Nell’arte si acquista un prodotto artistico, dietro cui naturalmente ci sono anche delle idee. Nell’etimologia della parola “arte” c’è il significato anche di adattare, c’è una manualità necessaria, una tecnica necessaria. Io non posso non pensare alle opere artistiche, anche contemporanee, che con quella cifra si sarebbero potuto promuovere e supportare. Esiste anche vera arte contemporanea che offre una vera esperienza estetica.
A me dispiace molto di non aver conosciuto prima Maurizio Cattelan, perché mia nonna aveva una frutteria e se avessimo collaborato forse la mia vita oggi sarebbe stata molto più agevole.