Sembrerà forse strano che al giorno d’oggi bisogna dire che l’ordine è preferibile al disordine. Ovviamente sappiamo che si deve accettare il disordine, il caos, il disarmonico come parte della vita, questo ci è ovvio. Ma come nella musica, la dissonanza non può che essere ricomposta in una consonanza o ricompresa in un’idea di ordine maggiore. Il disordine, il caos, il disarmonico in sé stesso non ha mai prodotto nulla di buono, in musica come nella vita. Ricordo sempre il mio maestro Giuseppe Agostini (1930-2020), quando gli sottoponevo alcune mie composizioni musicali e lui mi diceva che l’importante sarebbe stato che io potessi dare un senso a quanto avevo scritto. Questa lezione di vari decenni fa non l’ho mai dimenticata e mi ha guidato in tante scelte della mia vita, quando il disordine sembrava prendere il sopravvento.
Ecco perché dovrebbe suonare strano quando gli elementi che rendono bene ordinata una società e che ci derivano dalla natura umana che, per chi crede, viene disciplinata dalla religione, ci sembrano quasi minacciati come se essi fossero il problema e non piuttosto la soluzione. Sappiamo come nella mitologia classica c’era la tensione fra Apollo, che rappresentava l’ordine, e Dioniso, suo fratello, che rappresentava il disodine. Questa tensione Nietzsche la vedeva come rappresentante le due parti della stessa medaglia, ma non dobbiamo comprendere questo come se fosse il segno di una equivalenza, ma come se ci trovassimo di fronte ad una complementarità che non è però uguaglianza. Seppure non possiamo certo negare il ruolo della notte verso il giorno, della malattia verso la buona salute, del disordine verso l’ordine, di Dioniso verso Apollo, dobbiamo certamente sapere dove il nostro sguardo si deve posare come sua meta finale. E questa meta finale non può essere che l’ordine. Del resto, che cos’è la scienza se non un tentativo di mettere ordine nel caos dell’esistente? Alla base della scienza c’è la razionalità che è proprio la facoltà che ci permette di mettere ordine nelle cose della vita.
Continua a leggere con una prova gratuita di 7 giorni
Iscriviti a Traditio per continuare a leggere questo post e ottenere 7 giorni di accesso gratuito agli archivi completi dei post.