Viviamo in gran parte su quello che ci è stato trasmesso da coloro che ci hanno preceduto. La tradizione è un insieme di scritti, di idee, di invenzioni, di abitudini alle quali ci riferiamo ancora oggi e che rappresentano l’eredità del passato.
Qualcuno ha detto che la tradizione è un progresso che ha avuto successo. Non bisogna mai dimenticare che quello che facciamo e diciamo diventerà tradizione per chi verrà dopo di noi.
Non ci si deve quindi accontentare di trasmettere ciò che si è ricevuto, bisogna aggiungere del nuovo. Così, ogni generazione abbandona una parte delle tradizioni del passato e aggiunge qualcosa di suo.
La più bella tradizione del mondo è l’amore dei figli per i genitori. Ma non è una tradizione ereditata dal passato, piuttosto un sentimento che risorge e si rinnova all’infinito. Se il mondo non si fermerà, i figli diventeranno a loro volta dei genitori e saranno felici di aver rispettato una tradizione di cui beneficeranno anch’essi.
Ciascun paese ha le sue tradizioni: gli scozzesi portano il kilt e suonano la cornamusa, gli italiani mangiano gli spaghetti e i tedeschi bevono la birra. Nel mondo moderno le tradizioni tendono a scomparire perché le comunicazioni più facili danno vita a una specie di cultura comune che rischia di essere uniforme e un pochino noiosa.
Jean d'Ormesson (1925 – 2017), scrittore e giornalista francese.