Il 20 settembre dell’anno 2025, ricorreranno i 155 dalla breccia di Porta Pia, l’entrata dei “piemontesi” (come venivano chiamati) nella città eterna, uno degli episodi cardine della nostra storia recente. La presa di Roma fu in un certo senso il culmine del processo risorgimentale, un processo che ha poi portato alla nascita dell’Italia come la conosciamo oggi, attraverso vari processi storici.
Il Risorgimento fu fenomeno complesso e uno sguardo molto attento su di esso lo ebbe il Cardinale Giacomo Biffi (1928-2015), già arcivescovo di Bologna e figura importantissima del cattolicesimo del ventesimo secolo. Il cardinale Biffi si occupò spesso del tema del Risorgimento e del tema della nazione Italia, un tema che evidentemente gli stava particolarmente a cuore. Qui ci interessa specialmente un ampio saggio contenuto nel volume Pinocchio, Peppone, l’anticristo e altre divagazioni (Cantagalli). Il saggio si chiama Risorgimento, identità nazionale e stato laico ovvero Uno “stato” a spesa di una “nazione”. Già dal titolo si capisce molto.
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