Come tanti altri, anche io mi sono nutrito dei film della saga di don Camillo e Peppone, storie partorite dalla fantasia di Giovanni Guareschi (1908-1968) che hanno conquistato grandi e piccini e che ci parlano di un cattolicesimo ruspante, e per questo autentico e sincero.
Come tutti sappiamo, don Camillo era interpretato dall’attore francese Fernandel (1903-1971), mentre il sindaco Peppone era interpretato dall’attore italiano Gino Cervi (1901-1974).
Attore poliedrico, attivo sia in campo teatrale che televisivo, è da tutti ricordato per almeno due personaggi, il commissario Maigret e, appunto, il sindaco Peppone. E dovremmo paradossalmente forse oggi cantare le lodi di questo sindaco comunista, perché io penso che quel tipo di ateismo era pur sempre il segno di una assenza, un amore che si trasforma in rigetto.
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