A volte noto che quando si parla di cose cattoliche si fa una certa confusione sulle prerogative di un Papa, trattandolo quasi come un capriccioso signore che ha potere assoluto su tutto e tutti. A questo contribuiscono anche i detti della saggezza popolare, come quello che vuole che il Papa bolla e il Papa sbolla, per dire che può fare quello che vuole.
In realtà non è così e c’è una differenza tra il potere di un dittatore e il potere di un Papa. Il dittatore ha solitamente potere assoluto, questo significa che risponde in pratica soltanto a sé stesso. Esso non è vincolato ad altra autorità che la sua e non ha altra ideologia che quella che lui impone. Non è così per un Papa, che non ha potere assoluto. Il Papa è un Vescovo, cioé un custode, egli paolinamente trasmette quello che ha ricevuto. Egli è vincolato alla Sacra Scrittura e alla Sacra Tradizione. È vero che in questo ambito ha poteri di governo molto ampi, ma questi poteri non sono certamente assoluti. Egli rende conto a Dio e non è soltanto un modo di dire. Il Papa non può andare contro la Scrittura o la Tradizione proprio perché vincolato al mandato divino. Egli è successore di Pietro e Vicario di Cristo, non è un altro Cristo con gli stessi poteri.
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