Le elezioni dello scorso 25 settembre ci hanno offerto uno spettacolo a cui dovremmo oramai essere abituati: la sinistra che non avendo contatto con la realtà ha raccolto i frutti meritati.
In un paese martoriato dalle tasse, dagli effetti devastanti di una pandemia, preso indirettamente da una guerra in corso, il tema della sinistra per battere la destra è un argomento morto più di 75 anni fa. Poi, perché la sinistra agita lo spettro del fascismo e non interroga la sua coscienza su quello, non di certo innocuo, del comunismo? È come se a una persona che ha un male incurabile il dottore si mostrasse preoccupato per l’acidità di stomaco. Il male incurabile della sinistra è questo sentirsi superiori, giudicate per non essere giudicati. Eppure il comunismo che è nella loro storia, al contrario del fascismo, ancora di danni ne fa in giro per il mondo.
Eppure loro si preoccupano dei diritti. Non toccate i diritti! E chi si preoccupa dei doveri? Ma loro non fanno il bene della gente, fanno bene alla gente, sono quelli che ci salvano da pericoli che loro stessi creano e alimentano. Cosa c’è meglio della paura per controllare un popolo?
Non voglio dire che la destra sia esente da problemi, anzi. Come si può conciliare Berlusconi con la cultura di destra è un mistero che ancora attende una rivelazione definitiva. Realismo politico, si dirà. Eppure rimane sempre come zavorra per impedire che si possano fare quei cambiamenti che sono veramente necessari.
come diceva Augusto del Noce, la sinistra ormai da tempo è diventata il Partito Radicale di massa. Così la Bonino, Cappato & Co non vengono manco rieletti.. che bisogno c'è del partito di Pannella se qualcun altro li ha completamente sostitiuiti ..?