Cosa volete? Era convincentissima la mia difesa per tuttaltra età, in cui il buon senso non si fosse reso più raro de' Mammut. Il discorso sarebbe stato sentito da ogni onesto Cavaliere, ma in qual modo fars'intendere dai sordi e dai villani che non conobbero nè lessero giammai Monsignor della Casa? Dunque? Dunque, emanato un economico giudizio, degno del governatore dell'Isola Barattaria (sciocco, cioè, ingiusto, dispettoso, e villano !!) trionfante l'Asino della montagna sul Leone, lo suppose irrisuscitabile, e palma a palma battendo le mani coi polledri seguaci, si credette già consumata la più completa vittoria; e Voi? Voi miei amici spaventati tutti dai ripetuti ragli degli Asini, e dal continuato rimbombo de’loro echi mi abbandonaste nell'immaginario pericolo, riguardandomi come interdetto aqua et igne. Codardi ! voi mi privaste fino del vostro carteggio, come praticar dovreste cogli scommunicati, lata sententia della Santa Romana Chiesa, e come notoriamente il sono tutti, nemine excepto, i vostri e miei avversarj.
Or come vanno mai le cose del mondo! Il Leone che i settario-liberali crederon morto, risuscitò. Non mai recò anzi danni più gravi al liberalismo che dopo l'ultima supposta sconfitta, mentre l'Asino della Montagna, che atterrito avea co' suoi ragli la plebe de' realisti, e fatto prendere un tuono di orgogliosa insolenza alla canaglia liberale, abbassate le lunghe sue orecchie, apopletico politico morbo correptus, obiit mortem! Meschino Ciuccio, e meschini settario-liberali cui la sventura del Duce servì dell'augurio il più funesto !! Sì, l'astro sanguigno del liberalismo (me ne appello a voi medesimi miei timidi amici) si trova di già nel più deciso occaso, dopo il decubito del Cignale, del Toro, del Cavallo, ed in seguito della mortale asfissia dell'Asino superstite.
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