Questa lettera fu richiesta dal cardinal Fornari al tempo della prearazione del Sillabo.
Parigi, 19 giugno 1852
Eminentissimo signore:
Prima di sottomettere all'alto giudizio dell'Eminenza Vostra Reverendissima le brevi considerazioni che ebbe la bontà di chiedermi con la sua lettera del maggio scorso, mi sembra conveniente segnalare anzitutto i limiti che io stesso mi sono imposto nella redazione di queste note.
Tra gli errori contemporanei non c'è alcuno che non si risolva in una eresia; e tra le eresie contemporanee non ce n'è alcuna che non si risolva in un'altra, già condannata ab antiquo dalla Chiesa.
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