Nella campagna elettorale americana, contano molto le posizioni religiose dei candidati. Essendo la religione un elemento importante nella società americana, i candidati cercano di tirare dalla loro parte gli elettori facendo appello anche alle loro idee in materia di fede religiosa.
C’è pero un elemento importante per quanto riguarda specialmente Donald Trump, cioé la lettura quasi metafisica che ne danno alcuni osservatori. Penso ad esempio ad un libro come God and Donald Trump, pubblicato nel 2017 e scritto da Stephen E. Strang, giornalista cristiano. In questo libro viene data una lettura dell’avventura politica di Trump sotto il punto di vista cristiano e nell’ultimo capitolo si fa riferimento ad un eremita cattolico americano vivente a Loreto, Thomas Zimmer, che nel 1980 avrebbe profetizzato che Donald Trump sarebbe stato presidente e avrebbe riportato l’America a credere in Dio. Ovviamente non sappiamo quanto questo sia vero o no, ma certamente ci da una idea di come la figura di Donald Trump da alcuni sia letta sotto un punto di vista religioso.
Ancora più interessante in questo senso è un libro di Constantin von Hoffmeister, pubblicato in inglese e appena tradotto in italiano (Edizioni Passaggio al Bosco) dal titolo Trumpismo esoterico. Già il titolo ben descrive gli argomenti che è possibile trovare nel libro, un testo in cui si da una lettura soprannaturale del ruolo e della missione di Trump:
“Eppure, in mezzo a un’oscurità così spettrale, sorge una comunità di spiriti resistenti. Associati dalla disillusione che li accomuna, sono determinati a non svanire silenziosamente nella notte. La loro unità, la loro tenacia collettiva, evoca le parole dello stesso Poe, che una volta pensò: «Con me la poesia non è stata uno scopo, ma una passione». Questa passione, questo desiderio ardente di salvare ciò che rimane della loro Nazione un tempo gloriosa, illumina loro il cammino. Spinti non da un banale rimpianto, ma da un fortissimo amore per i principi che già fecero del loro Paese il motore del mondo libero, osano mobilitarsi.Nel loro febbrile cercare, Trump li attrae, vedendo essi in lui l’incarnazione dei loro desideri e dei loro sogni. Se egli sia davvero la figura messianica che a loro sembra, o semplicemente un sintomo della loro disperazione collettiva, rimane un argomento di dibattito. Tuttavia, per questi milioni di persone, lui rappresenta una presa di posizione contro le ombre incombenti, un baluardo contro la marea che minaccia di inondare la loro Patria. Finora, egli pare loro l’unica speranza ancora viva: un fiammifero, un fuoco, una luce, una bomba, una voce. Così, mentre la nostra storia si dipana, la Nazione vive sospesa in un angosciante crepuscolo. Da un lato, l’aura sempre presente di un’ideologia che si è smarrita; dall’altro, un mare di cittadini comuni decisi a rivendicare il proprio diritto di nascita. Come scrisse lo stesso Poe, «ciò che vediamo, ciò che sembriamo, non è che un sogno nel sogno». Forse anche il destino dell’America è in bilico fra questi sogni: un ossessionante walzer tra passato e futuro. Solo il tempo rivelerà l’atto finale di quest’opera malinconica”.
Nei toni epici, usati dall’autore, possiamo leggere questo anelito soprannaturale che circonda la figura di Trump, visto come l’alfiere delle forze del bene in lotta contro le forze dell’oscurità.
In effetti non si può negare che nella storia esistano forze del bene e forze del male e non servirebbe coinvolgere Trump per comprendere che ci troviamo in un momento di grandi sconvolgimenti politici, sociali e antropologici. E momenti del genere suscitano attese nelle tante persone di buona volontà, facendo quasi aleggiare l’ombra di Gioacchino da Fiore. Di lui, il cardinale Gianfranco Ravasi ha detto:
“Tanto altro si scopre nelle pagine visionarie di Gioacchino, un personaggio che ha interpellato figure molto lontane, non solo cronologicamente, rispetto a lui come Montaigne, Hegel, Ernst Bloch, de Lubac e persino Marx. Il suo messaggio, in contrappunto con Bonaventura e Tommaso d’Aquino, ha fecondato movimenti ecclesiali e cambi d’epoca, proprio sulla base della sua visione della storia e dell’escatologia. La sua tendenza a ordinare la vicenda umano-divina a livello triadico, dominata da un triteismo teologico-storico – per cui tre sono le tappe affidate al Padre, al Figlio e allo Spirito (quest’ultima più oscura, ma grembo di una Chiesa riformata, santa e rigenerata) – ha influito in modo sotterraneo in tante fasi ecclesiali di evoluzione e di transizione”.
Ecco, in un periodo come queste, figure abili come Trump e Berlusconi riescono ad incarnare per alcuni una riscossa contro le forze del male che minacciano la nostra sopravvivenza. Non che non ci siano forze del male, ma certamente la situazione non è black and white come ad alcuni fa comodo farci credere.