Il giorno 8 ottobre 2024 è venuto a mancare mons. Bernard Tissier de Mallerais, uno dei quattro sacerdoti ordinati alla dignità episcopale da mons. Marcel Lefebvre il 30 giugno 1988 senza il permesso di Roma. Che la morte sarebbe venuta presto per lui era stato annunciato nei giorni precedenti, in cui il Vescovo era oramai agonizzante.
Ricordiamo che mons. Bernard Tissier de Mallerais, insieme agli altri Vescovi ordinati e a mons. Lefebvre, fu scomunicato perché la sua ordinazione episcopale non era stata fatta in comunione con Roma. Giovanni Paolo II, nella Lettera Apostolica Ecclesia Dei, emanata soltanto due giorni dopo le ordinazioni di mons. Lefebvre, ribadiva la necessità della scomunica comminata ai protagonisti di quell’evento:
“In se stesso, tale atto è stato una disobbedienza al Romano Pontefice in materia gravissima e di capitale importanza per l'unità della Chiesa, quale è l'ordinazione dei vescovi mediante la quale si attua sacramentalmente la successione apostolica. Perciò, tale disobbedienza - che porta con sé un rifiuto pratico del Primato romano - costituisce un atto scismatico. Compiendo tale atto, nonostante il formale monitum inviato loro dal Cardinale Prefetto della Congregazione per i Vescovi lo scorso 17 giugno, Mons. Lefebvre ed i sacerdoti Bernard Fellay, Bernard Tissier de Mallerais, Richard Williamson e Alfonso de Galarreta, sono incorsi nella grave pena della scomunica prevista dalla disciplina ecclesiastica”.
Di “necessità” parlò anche la Fraternità Sacerdotale San Pio X, giustificando le ordinazioni come , appunto, necessarie, per provvedere ai bisogno dei fedeli penalizzati dalla grave crisi interna alla Chiesa.
La scomunica verrà tolta da Benedetto XVI nel 2009, nel tentativo di un riavvicinamento con la Fraternità. Passi sono stati certamente fatti in questa direzione, pensiamo agli incontri tra i Pontefici e i responsabili della Fraternità, ultimo dovrebbe essere stato quello tra don Davide Pagliarani, attuale superiore generale della Fraternità e papa Francesco nel 2022. Eppure al momento attuale, non è stata ancora raggiunta una piena riconciliazione.
Mons. Tissier de Mallerais aveva svolto vari compiti all’interno della Fraternità ma il motivo per cuimè probabilmente più conosciuto risiede nella sua monumentale biografia di mons. Lefebvre nel 2002, Marcel Lefebvre : une vie (Étampes, Éditions Clovis), pubblicata in traduzione italiana nel 2005 con il titolo Mons. Marcel Lefebvre, una vita (Tabula Fati, Chieti). Si tratta certamente di un testo importante per coloro che vogliono conoscere la figura di mons. Lefebvre, scritta naturalmente da un suo acceso sostenitore. Mons. Tissier de Mallerais pubblicò anche un altro testo nel 2010, L'Étrange Théologie de Benoît XVI, testo in cui critica alcune affermazioni, che lui giudica sorprendenti, di papa Benedetto XVI in merito alla dottrina cattolica.
La notizia della morte di mons. Tissier de Mallerais potrebbero ravvivare le voci, provenienti dall’interno della Fraternità, di possibili nuove ordinazioni episcopali. Questo potrebbe aggravare la divisione che esiste con Roma. I due Vescovi rimanenti dopo l’espulsione di mons. Richard Williamson, mons. Alfonso de Gallareta (1957) e mons. Bernard Fellay (1958) non sono points in età così avanzata ma certamente nella Fraternità vengono fatte altre considerazioni in merito a questa decisione. Ricordiamo che mons. Lefebvre nel 1975 dichiarò che non si sarebbe mai separato dalla Chiesa e sono sicuro che ci sono tanti fedeli, della Fraternità e non, che desiderano ardentemente una riconciliazione.