Oliviero Toscani e l’estetica dell’oltraggio

Aurelio Porfiri

La recente morte del fotografo Oliviero Toscani, ha fatto riflettere molti sulla sua opera e su quello che ci lascia. Egli era sicuramente stato capace, attraverso varie campagne pubblicitarie di successo, specie quelle per la Benetton, di colpire l’attenzione del pubblico con immagini forte, che alcuni potrebbero definire come “oltraggiose”.

L’agenzia di notizie italiana ANSA, nell’annunciare la notizia, disse che Oliviero Toscani “trasformò la provocazione in arte”. Egli fu, in fondo, un fautore dell’estetica dell’oltraggio, per cui l’oggetto della contemplazione non è stato tanto il valore artistico di un certo manufatto, come è una fotografia, ma piuttosto il suo potenziale di “offenderci emotivamente”. In fondo, colui che ha ideato la cerimonia di inaugurazione delle Olimpiadi di Parigi è stato un allievo di Oliviero Toscani.