Fino ad un po’ di decenni fa, non ero molto attratto dagli irriverenti, tutte quelle persone fuori dagli schemi e che, soprattutto, sfidano la narrativa dominante. Forse pensavo di vivere in una società Cattolica e che quindi non bisognava sfidare i valori eterni del Cattolicesimo.
Quando ho capito che non era più la nostra una società Cattolica (c’è voluto un po’ di tempo, ma è successo) ho cominciato a prendere in simpatia tutti coloro che andavano controcorrente, siano essi credenti o non credenti, tutti coloro che hanno qualcosa di interessante da dire e che danno fastidio.
Qualche giorno fa qui a Roma, ad una Fiera del libro, ho incontrato il critico d’arte Vittorio Sgarbi, grande divulgatore e persona completamente fuori dagli schemi. Gli ho chiesto di fare una fotografia insieme e lui è stato molto cortese e disponibile. Ovviamente non condivido tutto quello che dice e fa, ma è una persona intelligente che è un piacere ascoltare.
Ecco, il piacere di ascoltare le persone intelligenti, che sfidano il wokismo è il politically correct, è sempre qualcosa da celebrare. Viviamo in un’epoca in cui la nuova religione è il conformismo, non solo nella società ma anche nel Cattolicesimo. E se fosse un conformismo verso i veri valori Cattolici andrebbe ancora bene ma no, è il conformismo verso il pensiero unico dominante che è divenuto la nuova Chiesa che promette salvezza e buoni titoli sui giornali.
Evviva l’irriverenza, evviva le persone scomode, evviva chi ha il coraggio della propria coscienza e paga il prezzo per il suo coraggio! Avanti, martiri della Verità, per ricevere il premio a voi promesso!