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Roma e la tradizione/ Roma “città greca” (5)

Roma e la tradizione/ Roma “città greca” (5)

Aurelio Porfiri

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Aurelio Porfiri
apr 26, 2022
∙ A pagamento
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Roma e la tradizione/ Roma “città greca” (5)
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Un tema importante che mi sembra si debba affrontare, se si vuole dare conto della tradizione Romana, è quello di Roma “città greca”. Che significa? Se accettiamo il racconto di fondazione canonico, la stirpe che ha fondato Roma deriva da Enea, figlio di Anchise che era cugino di Priamo, Re di Troia e della dea Venere. Quindi discendenza regale e divina quella di Romolo.

Su Archeologia viva, Emanuele Greco afferma: “È bene ribadire che Roma fu sempre una città latina. E il latino, sin dai primordi della scrittura, fu la lingua dei documenti ufficiali (si vedano l’iscrizione sotto il Niger lapis nel Foro romano o il testo delle XII tavole, le leggi della prima Repubblica romana). Certo, a Roma si parlava e si scriveva anche in etrusco e in greco e vi abitavano o sostavano individui appartenenti a genti italiche le più diverse, ma questo prova una vocazione cosmopolita della città, da considerare “città aperta”, quasi vorace nell’adottare le pratiche altrui, purché passate al vaglio di una scelta di merito, spesso adattate severamente alle esigenze di una società che non si smarriva. Come sappiamo, anche grazie ai recenti scavi alle pendici del Palatino, un organismo urbano consolidato già esisteva nell’VIII sec. a.C., ma il dibattito sulle origini non può evitare il tema del rapporto della Roma primitiva con i Greci. Si comincia con alcuni, quasi inquietanti versi della Teogonia di Esiodo, il poeta della Beozia vissuto tra fine VIII e inizi VII a.C., nei quali si afferma che da Ulisse e Circe erano nati Agrio e Latino. Di sicuro questi versi devono risalire a un orizzonte cronologico molto antico, che mette in rapporto un eroe girovago greco, la cui fama è già assicurata, con il Lazio arcaico dei cui primi sovrani sarebbe il progenitore”. L’accenno alla Roma “città aperta” è stato già commentato nel paragrafo precedente. Certo, tra mito e storia, è interessante riflettere sulla grecità di Roma. Se poi pensiamo che anche Ulisse fu coinvolto nel mito di fondazione, vediamo come tutto diviene più complicato.

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