Il trattato teologico sulla Tradizione risale alla Riforma Tridentina
Ai tempi di S.Tommaso la teologia non dedicava una speciale attenzione alla Tradizione come noi facciamo oggi. Il fatto che l’interesse per la Tradizione potesse polarizzare attorno a sé un vero e proprio movimento ecclesiale in contrapposizione al Papato era cosa impensabile. Le eresie del tempo intendevano innovare contro un Papato conservatore.
A differenza del Papato postconciliare, che è progressista, il Papato del passato è sempre stato un geloso custode e difensore della Tradizione, per cui gli eretici si presentavano come profeti scatologici di un nuovo Vangelo. Certamente oggi abbiamo l’eresia modernista. Ma essa contesta il Papa riformatore contrapponendogli un falso rinnovamento con la pretesa di interpretare lei meglio del Papa le esigenze del rinnovamento conciliare.
Il Medioevo con la sua caratteristica ingenuità e arretratezza scientifica è tranquillamente invaso dalle tradizioni più diverse non criticamente vagliate. Il cattolico medioevale si adattava volentieri a questo clima animato dalla fede cristiana senza chiedersi che cosa è che bisognava conservare e cosa era meglio abbandonare.
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