La morte del cardinale Luigi De Magistris (1926-2022) avvenuta lo scorso 16 febbraio, alla bella età di 96 anni, mi fa riflettere su quello che ci dovremmo aspettare da un Cardinale come fedeli cattolici.
Devo dire che ricordo l’allora monsignor De Magistris ai tempi in cui ero uno degli organisti nella Basilica di san Pietro. Ricordo che era persona di grande umiltà e di spiccata cortesia, che sempre ricambiava con molta gentilezza i nostri saluti. Fu creato Cardinale da papa Francesco nel 2015 e gli fu dato il titolo della chiesa di Gesù e Maria al Corso, una chiesa importante per il mondo tradizionale perché per molti anni lì si è detta la Messa tradizionale. E il cardinale De Magistris viene ricordato come amico della Messa tradizionale e del mondo tradizionale.
Riprendendo quello che ho detto sull’umiltà del cardinale De Magistris, mi piacerebbe dire che questa dovrebbe essere una caratteristica di tutti i Cardinali, cioè di mantenersi personalmente umili per quello che riguarda la propria persona ma di non confondere la persona con il ruolo che gli viene assegnato. Se cioè è giusto che la persona viva umilmente, cioè che su umili, non deve allo stesso modo umiliare il suo ruolo come Cardinale, rinunciando all’apparato che consegue alla sua nomina a principe della Chiesa. Non giudicheremo superbo Sergio Mattarella se vive al Quirinale, perché non è Sergio Mattarella privato cittadino che vive in quella residenza sontuosa, ma il Presidente della Repubblica Italiana, non è Elisabeth Windsor privata cittadina che vive a Buckingam Palace, ma la Regina d’Inghilterra. Certi simboli sono legati al ruolo, non alla persona.
Un Cardinale indossa la porpora perché è chiamato a difendere la Chiesa usque ad effusionem sanguinis. Difendere la Chiesa significa difenderne la venerabile tradizione a cui anche il Sommo Pontefice deve obbedienza. Non significa cercare la simpatia del mondo, che spesso è brutto segno, ma significa saper essere segno di contraddizione, “ferita sanguinante” nella narrativa del mondo che non riconosce Dio come autore di tutto.
Un Cardinale deve essere un testimone e deve essere come il sangue che promette di versare, sangue che fluisce nelle vene del corpo mistico, per far sì che la Chiesa continui a vivere dell’incorrotto deposito della fede.