L’Italia dal 1946 non ha mai conosciuto un Esecutivo guidato da una formazione politica espressamente di destra.
Quale significato assume il termine “destra”, oggi, è questione che ci condurrebbe lontano. Lo stesso dicasi per la qualificazione ideologica del Fascismo, che fu e rappresentò, a seconda dei periodi storici, più cose. Quel che è certo ed incontestabile, invece, è il dato poc’anzi ricordato.
Dalla fine della Seconda guerra mondiale il Governo, ma ancor più il Potere, è stato letteralmente occupato da classi dirigenti ed intellettuali che hanno plasmato a loro immagine e somiglianza il senso comune di grandissima parte della popolazione italiana.
Università, case editrici, televisioni, giornali hanno omologato aspirazioni, sogni, desideri, modi di essere e di pensare, di leggere e di interpretare la storia, di tutti noi, insegnandoci cosa fosse il bene e cosa fosse il male.
La XIX Legislatura che prende il via quest’oggi non permette a nessuno di farsi facili illusioni. Impone, tuttavia, di riconoscere che qualcosa nella percezione generale è cambiato.
La fiamma tricolore che fu del Movimento Sociale Italiano compare ancora nel simbolo della formazione politica uscita vincente dall’ultima tornata elettorale.
Cosa vuole testimoniare: continuità con quel progetto politico? Contiguità ideale con quell’universo valoriale? Tendo ad escluderlo; Fratelli d’Italia è un soggetto politico ancora in evoluzione.
La decisione di mantenere quel simbolo, però, dice innanzitutto una cosa: rimarca e testimonia che vi fu e, soprattutto, che vi è ancora una larga fetta del popolo italiano che non si piega alle logiche culturali e “valoriali” imposteci dalle classi dirigenti ed intellettuali che hanno regnato sovrane per quasi ottant’anni.
Il Bene e il Male nel mondo e nella storia esistono ed agiscono influenzando la condotta degli uomini. La Chiesa cattolica, il “Cristo continuato” come lo definiva Bossuet, ha ricevuto dal Divin Maestro il compito di portare la Sua Parola in tutto il mondo e di insegnare cos’è e dove si trovi la Via, la Verità, la Vita “heri, hodie et semper”
Grazie a questa certezza divina, a cui aderiamo con profonda umiltà e con forte fede, si può essere liberi di osservare il susseguirsi delle epoche con una bussola chiara, e di non cadere così nelle trappole delle ideologie.
L' ideologia che oggi rende schiava gran parte dell’umanità non è il Fascismo o il clericalismo, inutili specchietti per le allodole per persone non più abituate a pensare e ad osservare la realtà, ma l’edonismo, che è l’effetto di una dittatura del relativismo che agisce nell'interiorità degli uomini e che disconosce gli assoluti, cadendo nella contraddizione di credere fideisticamente nel solo assoluto che implicitamente ammette: il relativismo.
«L’identikit di questo volto ancora bianco del nuovo Potere - scriveva lo scrittore ateo Pier Paolo Pasolini nel 1974 - attribuisce vagamente ad esso dei tratti “moderni”, dovuti alla tolleranza e a una ideologia edonistica perfettamente autosufficiente: ma anche dei tratti feroci e sostanzialmente repressivi: la tolleranza è infatti falsa, perché in realtà nessun uomo ha mai dovuto essere tanto normale e conformista come il consumatore; e quanto all’edonismo, esso nasconde evidentemente una decisione a preordinare tutto con una spietatezza che la storia non ha mai conosciuto. [...] questo Potere ha anche “omologato” culturalmente l’Italia: si tratta dunque di una omologazione repressiva, pur se ottenuta attraverso l’imposizione dell’edonismo e della joie de vivre» (P.P. Pasolini, Il potere senza volto, in “Corriere della Sera”, 24 giugno 1974).
L’augurio per il nuovo governo e per la neo presidente del Consiglio è quello di contribuire, sia pur in minima parte, ad invertire la marcia e propiziare il mutare di un certo “clima culturale” attraverso l'adozione di provvedimenti coraggiosi; quello di contribuire a far riscoprire la bellezza dell'ordine naturale, da tutti riconoscibile, - credenti e non - al fine di far trionfare il primato della realtà sulla ideologia.
(Da Facebook)