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Ringrazio per i commenti. Io credo che sia importante anche vedere le proprie mancanze per potersi migliorare e questo vale per noi stessi prima di tutto.

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Penso che ognuno risponda al proprio cuore. Tuttavia alcuni azioni tese a non prendere posizione contro determinate prese di posizione ufficiali di chi occupa ruoli importanti in Vaticano, possa provocare critiche al Tuo operato

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Grazie Maestro, credo che quanti si risentono delle sue considerazioni, così mai necessarie, possano essere ricompresi grossomodo in tre categorie:

1. quanti hanno la coda di paglia, e con questi ha poco senso polemizzare perché difficilmente si può correggere chi fin dall'inizio agisce in malafede;

2. quanti scontano una insicurezza di fondo, per cui, in termini troppo umani, si vede il movimento per il ripristino del tesoro della tradizione come debole e precario, e quindi gli si vorrebbe risparmiare qualsiasi critica per non dare frecce all’arco di quanti lo vogliono abbattere. Per parafrasare la liturgia, “non guardare ai nostri peccati, ma alla bontà della nostra causa”. Atteggiamento che forse si può comprendere, ma in definitiva dannoso: Dio non ha bisogno delle nostre menzogne, ma della nostra santificazione.

3. quanti, viceversa, muovono da una posizione di superbia tale da rendere intollerabile una qualsiasi critica: l’etichetta di tradizionalisti li rende immuni da qualsiasi pur minima critica. Le storture stanno tutte tra i modernisti. Per parafrasare (una frase già ampiamente abusata di) Sant’Agostino, “sii tradizionalista e fa’ ciò che vuoi”.

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