“La realtà della “crisi della Chiesa”, che si intreccia con la crisi della modernità di cui è affetto il mondo del pensiero e la società civile, è ormai riconosciuta sempre piú diffusamente: crisi d’identità nei rapporti col mondo, nella trasmissione catechetica della fede, nello slancio missionario, nella specificità sacerdotale, nella vita religiosa, crisi, infine, delle vocazioni e crisi della liturgia. La presenza di questi diversi elementi nella vita ecclesiale di questi ultimi trent’anni, accompagnata da innegabili elementi positivi e da numerosi segni di speranza, è stata rilevata da Paolo VI e da Giovanni Paolo II, al pari del Cardinale Ratzinger e di altri autorevoli responsabili, insieme a numerosi analisti interni ed esterni alla Chiesa”.
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La domanda del sabato (12)
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“La realtà della “crisi della Chiesa”, che si intreccia con la crisi della modernità di cui è affetto il mondo del pensiero e la società civile, è ormai riconosciuta sempre piú diffusamente: crisi d’identità nei rapporti col mondo, nella trasmissione catechetica della fede, nello slancio missionario, nella specificità sacerdotale, nella vita religiosa, crisi, infine, delle vocazioni e crisi della liturgia. La presenza di questi diversi elementi nella vita ecclesiale di questi ultimi trent’anni, accompagnata da innegabili elementi positivi e da numerosi segni di speranza, è stata rilevata da Paolo VI e da Giovanni Paolo II, al pari del Cardinale Ratzinger e di altri autorevoli responsabili, insieme a numerosi analisti interni ed esterni alla Chiesa”.
Che lo ha detto? E che ne pensate?