Eminenza Reverendissima,
il Papa ha programmato, per i primi di marzo, due giorni di preghiera e digiuno per implorare la pace, quella pace che, si dica, viene minacciata dalle armate russe di Vladimir Putin. Bella iniziativa, Eminenza, che non costa nulla, e soprattutto, nella sua genericità, non espone la Chiesa a ritorsioni di qualsivoglia natura. Se ben ricordo, ed Ella meglio di me rammenta, nel 1917, a Fatima, la B. V. Madre di Dio, ordinò al Papa che venisse consacrata, al Suo Cuore Immacolato, la Russia, diversamente questa avrebbe sparso nel mondo errori ed orrori. Siccome gli uomini ne sanno, in politica, più della B.V. Maria, in questo caso di tutti i Papi, nessuno ha osato, dico OSATO, accampando vari pretesti, obbedire al comando divino, ed ecco i risultati.
Si pensava, con l’ottimismo di Candido, che col crollo del muro berlinese e quello successivo dell’impero sovietico si fosse concretizzato quanto, in maniera ambigua e defilata, era stato chiesto il 13 maggio 1982, con la consacrazione del mondo a Maria. Ma, Lei sa, Eminenza, che l’oggetto da citare era tutt’altro che il mondo, ma la Russia, riguardo alla quale non fu fatto cenno alcuno poiché il cardinal Casaroli convinse Papa Giovanni Paolo II a non procedere in tal senso ché, secondo lui, non solo non era opportuno ma addirittura controproducente in quanto avrebbe messo a repentaglio la sua politica, la nefasta OSTPOLITIK.
Viltà e presunzione con cui non soltanto si son fatte beffe dell’ordine di Dio, ma ci si è infischiati del monito petrino “Oboedire oportet Deo magis quam hominibus” (act. ap. 5, 29). E allora, invece di suggerire digiuni e preghiere, con apparati scenografici a contorno, Sua Santità, Papa Francesco, che, tra i tanti interventi di natura dogmatica, morale e liturgica, ha osato correggere la parola di Dio – Pater noster, Gloria in excelsis – dimostri pari ardire e proceda a dare attuazione all’ordine partito da Fatima, dimostri, cioè di essere duro con i forti e non duro con i deboli – come nella poco misericordiosa vicenda dei quattro cardinali, autori dei DUBIA (Amoris laetitia), vilipesi e mai ricevuti.
Solo in tal modo la B.V. Maria concederà quanto promesso – la conversione della Russia “politica e ortodossa”- e egli riscuoterà dalla comunità cattolica piena riconoscenza.
SLGC
La questione è spinosa, ma segnalo la diversa opinione dell'ottimo don Alfredo Morselli, e mi permetto di riportare i due post che ha pubblicato tra ieri e oggi su Facebook:
24.02.2022 – 20:24
DOPO VIROLOGI TEOLOGI ANALISTI INTERNAZIONALI FAI DA TE ABBIAMO ANCHE I FATIMOLOGI (NON NE POSSO PIÙ)
La consacrazione della Russia ritenuta valida da suor Lucia è avvenuta il 25 marzo 1984, come dirà lei stessa in una lettera del 29 agosto 1989, pochi mesi prima della caduta del Muro di Berlino:
«La consacrazione del mondo in conformità con quanto richiesto dalla Madonna è compiuta?
«Il 31 ottobre 1942 la fece Sua Santità Pio XII; in seguito mi fu domandato se era in conformità con quanto richiesto dalla Madonna: io risposi di no perché mancava l’unione con tutti i vescovi del mondo. Poi la fece Sua Santità Paolo VI il 13 maggio 1967. Mi fu domandato se era in conformità con quanto richiesto dalla Madonna. Io risposi di no per lo stesso motivo: mancava l’unione con tutti i vescovi del mondo.
«Infine la fece Sua Santità Giovanni Paolo II il 13 maggio 1982. Quando mi fu domandato se era conforme alle richieste della Madonna risposi di no, continuando a mancare l’unione con tutti i vescovi del mondo. Allora lo stesso sommo pontefice Giovanni Paolo II scrisse a tutti i vescovi del mondo chiedendo loro di unirsi a lui; fece portare a Roma la statua della Madonna di Fatima (quella della cappellina) e il 25 marzo 1984, pubblicamente, in unione coi vescovi che vollero unirsi a lui, fece la consacrazione così come la Madonna aveva voluto. In seguito mi fu domandato se era conforme a quanto richiesto dalla Madonna e io risposi di sì. Da quel momento, la consacrazione è compiuta.
«Perché dunque questa esigenza di Dio di celebrare tale consacrazione in unione con tutti i vescovi del mondo? Perché è un appello all’unione di tutti i cristiani — il corpo mistico di Cristo — a capo della quale sta il Papa, unico vero rappresentante di Cristo in terra, al quale il Signore affidò le chiavi del regno dei cieli. E da questa unione dipendono la fede nel mondo e la carità, che è il vincolo che deve unirci tutti quanti in Cristo come Egli chiese al Padre»
Carmelo di Coimbra, Un cammino sotto lo sguardo di Maria. Biografia di suor Lucia di Gesù e del Cuore Immacolato di Maria, Edizioni Carmelo di Coimbra-OCD, Roma 2016, pp. 225-226
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25.02.2022 – 20:08
COLLOQUIO TRA SAN GIOVANNI PAOLO II E LA MADONNA (immaginario)
JP II - Gloriosa Vergine di Fatima, io vorrei davvero consacrare esplicitamente la Russia al Vostro Cuore Immacolato, ma i Vescovi, ah i Vescovi, sapete meglio voi come è la situazione. E poi ci si mette di mezzo anche il patriarcato di Mosca. Come devo fare?
Risposta A: Mio figlio prediletto, fa tutto quello che puoi, perché ciò che io vedo nel tuo cuore di santo Pastore vale più di un'osservanza letterale. Redigi una formula in cui, se uno non è cretino, capisce che stai parlando della Russia. Ma fa' presto
Risposta B: No! Esigo e dico esigo che tutto sia fatto per filo e per segno come dico io, e, se sbagli una virgola, non vale nulla.
CHE COSA HA RISPOSTO SECONDO VOI LA MADONNA?
La vostra risposta sarà la cartina tornasole della larghezza o ristrettezza del vostro cuore