La questione è spinosa, ma segnalo la diversa opinione dell'ottimo don Alfredo Morselli, e mi permetto di riportare i due post che ha pubblicato tra ieri e oggi su Facebook:
24.02.2022 – 20:24
DOPO VIROLOGI TEOLOGI ANALISTI INTERNAZIONALI FAI DA TE ABBIAMO ANCHE I FATIMOLOGI (NON NE POSSO PIÙ)
La consacrazione della Russia ritenuta valida da suor Lucia è avvenuta il 25 marzo 1984, come dirà lei stessa in una lettera del 29 agosto 1989, pochi mesi prima della caduta del Muro di Berlino:
«La consacrazione del mondo in conformità con quanto richiesto dalla Madonna è compiuta?
«Il 31 ottobre 1942 la fece Sua Santità Pio XII; in seguito mi fu domandato se era in conformità con quanto richiesto dalla Madonna: io risposi di no perché mancava l’unione con tutti i vescovi del mondo. Poi la fece Sua Santità Paolo VI il 13 maggio 1967. Mi fu domandato se era in conformità con quanto richiesto dalla Madonna. Io risposi di no per lo stesso motivo: mancava l’unione con tutti i vescovi del mondo.
«Infine la fece Sua Santità Giovanni Paolo II il 13 maggio 1982. Quando mi fu domandato se era conforme alle richieste della Madonna risposi di no, continuando a mancare l’unione con tutti i vescovi del mondo. Allora lo stesso sommo pontefice Giovanni Paolo II scrisse a tutti i vescovi del mondo chiedendo loro di unirsi a lui; fece portare a Roma la statua della Madonna di Fatima (quella della cappellina) e il 25 marzo 1984, pubblicamente, in unione coi vescovi che vollero unirsi a lui, fece la consacrazione così come la Madonna aveva voluto. In seguito mi fu domandato se era conforme a quanto richiesto dalla Madonna e io risposi di sì. Da quel momento, la consacrazione è compiuta.
«Perché dunque questa esigenza di Dio di celebrare tale consacrazione in unione con tutti i vescovi del mondo? Perché è un appello all’unione di tutti i cristiani — il corpo mistico di Cristo — a capo della quale sta il Papa, unico vero rappresentante di Cristo in terra, al quale il Signore affidò le chiavi del regno dei cieli. E da questa unione dipendono la fede nel mondo e la carità, che è il vincolo che deve unirci tutti quanti in Cristo come Egli chiese al Padre»
Carmelo di Coimbra, Un cammino sotto lo sguardo di Maria. Biografia di suor Lucia di Gesù e del Cuore Immacolato di Maria, Edizioni Carmelo di Coimbra-OCD, Roma 2016, pp. 225-226
* * *
25.02.2022 – 20:08
COLLOQUIO TRA SAN GIOVANNI PAOLO II E LA MADONNA (immaginario)
JP II - Gloriosa Vergine di Fatima, io vorrei davvero consacrare esplicitamente la Russia al Vostro Cuore Immacolato, ma i Vescovi, ah i Vescovi, sapete meglio voi come è la situazione. E poi ci si mette di mezzo anche il patriarcato di Mosca. Come devo fare?
Risposta A: Mio figlio prediletto, fa tutto quello che puoi, perché ciò che io vedo nel tuo cuore di santo Pastore vale più di un'osservanza letterale. Redigi una formula in cui, se uno non è cretino, capisce che stai parlando della Russia. Ma fa' presto
Risposta B: No! Esigo e dico esigo che tutto sia fatto per filo e per segno come dico io, e, se sbagli una virgola, non vale nulla.
CHE COSA HA RISPOSTO SECONDO VOI LA MADONNA?
La vostra risposta sarà la cartina tornasole della larghezza o ristrettezza del vostro cuore
Gent.mo Schena, non sono un fatimologo di cui sopportare la saccenza, ma uno che le questioni le tratta con serietà. Diversamente da quanto scrive l'ottimo don Morselli, nessuna delle pubblicizzate consacrazioni è stata condotta secondo il comando della Vergine Maria. Né quella dell'82 né l'altra dell'84 sulla quale Suor Lucia fu forzata a concordare dandone legittimità con un sofisma ingenuo, che glielo ricapitolo nelle sue linee generali e cioè: "Vero è che si è fatto solo il nome del mondo, ma nell'intenzione del Papa era contenuto anche quello della Russia, perché ciò che conta è l'intenzione, similmente al prete che ha l'intenzione di consacrare l'ostia e il vino". Sofisma, dicevo, perché il prete, all'intenzione di voler consacrare le specie, fa seguire le parole. Parimenti, all'intenzione specifca, Papa GII, doveva far seguire il nome della Russia, ma ciò non è avvenuto. Se, come lei afferma - tramite don Morselli - che la consacrazione dell'84 è valida, si pone lun inquietante interrogativo sull'affidabilità della parola di Maria la quale Madre di Dio aveva promesso, in cambio, la CONVERSIONE della Russia nella sua composizione laica e religiosa (ortodossa). Ma, come dice il Vangelo, l'albero si giudica dai frutti e l'albero russo - laico e religioso - fino ad ora ha generato, e continua a generare, frutti tossici e la sua componente religiosa non è tornata all'unico ovile di Cristo sotto un solo pastore. Con ciò si dimostra l'inefficacia del rito dell'84 e, nello stesso tempo, si scopre il dolo con cui una Gerarchia, pavida e presuntuosa, ha cercato, di far passare per vero ciò che era posticccio.
Guardi, ho tutto il rispetto e la devozione che si possono avere per il messaggio di Fatima e le richieste della Santa Vergine.
Mi premeva soltanto di segnalare la diversa opinione che sul punto hanno, e possono avere, cattolici di retta dottrina e in buona fede. Anch’io, pur non avendo mai approfondito oltremodo la questione, sono sempre stato e rimango scettico rispetto alle consacrazioni di GPII.
D’altra parte, vi è chi addita (o additava) certe tendenze all’interno della nazione russa e della sua chiesa scismatica come, se non altro, un preludio a quella conversione prefigurata dalla Vergine.
In ogni caso, cosa è più facile aspettarci da un atto di consacrazione “ben fatto”? La caducazione del libero arbitrio e l’immediata conversione di milioni di persone e migliaia di prelati? O piuttosto fenomeni storici di graduale ritorno alla fede, passando dalla riscoperta della pratica religiosa, sia pure in una confessione scismatica, e arrivando poi alla conversione alla comunione cattolica? Se vogliamo far salvo il libero arbitrio, poi, è difficile immaginare che gli scismatici si convertano alla fede cattolica fintanto che il papato romano è avviluppato in un autoritarismo dispostico e iconoclasta che, oltre a non aver nulla di apostolico (e di cristiano tout court), corrisponde perfettamente alla parodia che di questa augusta e divina istituzione hanno storicamente fatto i vari eresiarchi e dissidenti.
Certo, la questione è oltremodo complessa, e non si può nemmeno fingere che la Russia sia oggi una grande nazione cristiana dove fervono devozione e la pratica religiosa, e splende la regalità sociale di Cristo. La realtà è che da quel punto di vista, al netto di più diffusi sentimenti conservatori, forse in polemica rispetto all’occidente e alla sua decadenza, la Russia non è molto meglio di tante nazioni secolarizzate e apostate (anzi!)
Gent. mo Schena, comprendo bene ciò che ella intende e sono d'accordo laddove scrive essere inimmaginabile che degli scismatici si convertano a una Chiesa Cattolica la cui Gerarchìa cammina sulla strada dell'apostasìa e dell'iconocastìa. Ma ciò vale se riferito alle capacità umane. Lasciamo questo còmpito al Signore e alla sua santissima Madre, ché ne sanno più di noi. Non crede?
La questione è spinosa, ma segnalo la diversa opinione dell'ottimo don Alfredo Morselli, e mi permetto di riportare i due post che ha pubblicato tra ieri e oggi su Facebook:
24.02.2022 – 20:24
DOPO VIROLOGI TEOLOGI ANALISTI INTERNAZIONALI FAI DA TE ABBIAMO ANCHE I FATIMOLOGI (NON NE POSSO PIÙ)
La consacrazione della Russia ritenuta valida da suor Lucia è avvenuta il 25 marzo 1984, come dirà lei stessa in una lettera del 29 agosto 1989, pochi mesi prima della caduta del Muro di Berlino:
«La consacrazione del mondo in conformità con quanto richiesto dalla Madonna è compiuta?
«Il 31 ottobre 1942 la fece Sua Santità Pio XII; in seguito mi fu domandato se era in conformità con quanto richiesto dalla Madonna: io risposi di no perché mancava l’unione con tutti i vescovi del mondo. Poi la fece Sua Santità Paolo VI il 13 maggio 1967. Mi fu domandato se era in conformità con quanto richiesto dalla Madonna. Io risposi di no per lo stesso motivo: mancava l’unione con tutti i vescovi del mondo.
«Infine la fece Sua Santità Giovanni Paolo II il 13 maggio 1982. Quando mi fu domandato se era conforme alle richieste della Madonna risposi di no, continuando a mancare l’unione con tutti i vescovi del mondo. Allora lo stesso sommo pontefice Giovanni Paolo II scrisse a tutti i vescovi del mondo chiedendo loro di unirsi a lui; fece portare a Roma la statua della Madonna di Fatima (quella della cappellina) e il 25 marzo 1984, pubblicamente, in unione coi vescovi che vollero unirsi a lui, fece la consacrazione così come la Madonna aveva voluto. In seguito mi fu domandato se era conforme a quanto richiesto dalla Madonna e io risposi di sì. Da quel momento, la consacrazione è compiuta.
«Perché dunque questa esigenza di Dio di celebrare tale consacrazione in unione con tutti i vescovi del mondo? Perché è un appello all’unione di tutti i cristiani — il corpo mistico di Cristo — a capo della quale sta il Papa, unico vero rappresentante di Cristo in terra, al quale il Signore affidò le chiavi del regno dei cieli. E da questa unione dipendono la fede nel mondo e la carità, che è il vincolo che deve unirci tutti quanti in Cristo come Egli chiese al Padre»
Carmelo di Coimbra, Un cammino sotto lo sguardo di Maria. Biografia di suor Lucia di Gesù e del Cuore Immacolato di Maria, Edizioni Carmelo di Coimbra-OCD, Roma 2016, pp. 225-226
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25.02.2022 – 20:08
COLLOQUIO TRA SAN GIOVANNI PAOLO II E LA MADONNA (immaginario)
JP II - Gloriosa Vergine di Fatima, io vorrei davvero consacrare esplicitamente la Russia al Vostro Cuore Immacolato, ma i Vescovi, ah i Vescovi, sapete meglio voi come è la situazione. E poi ci si mette di mezzo anche il patriarcato di Mosca. Come devo fare?
Risposta A: Mio figlio prediletto, fa tutto quello che puoi, perché ciò che io vedo nel tuo cuore di santo Pastore vale più di un'osservanza letterale. Redigi una formula in cui, se uno non è cretino, capisce che stai parlando della Russia. Ma fa' presto
Risposta B: No! Esigo e dico esigo che tutto sia fatto per filo e per segno come dico io, e, se sbagli una virgola, non vale nulla.
CHE COSA HA RISPOSTO SECONDO VOI LA MADONNA?
La vostra risposta sarà la cartina tornasole della larghezza o ristrettezza del vostro cuore
Gent.mo Schena, non sono un fatimologo di cui sopportare la saccenza, ma uno che le questioni le tratta con serietà. Diversamente da quanto scrive l'ottimo don Morselli, nessuna delle pubblicizzate consacrazioni è stata condotta secondo il comando della Vergine Maria. Né quella dell'82 né l'altra dell'84 sulla quale Suor Lucia fu forzata a concordare dandone legittimità con un sofisma ingenuo, che glielo ricapitolo nelle sue linee generali e cioè: "Vero è che si è fatto solo il nome del mondo, ma nell'intenzione del Papa era contenuto anche quello della Russia, perché ciò che conta è l'intenzione, similmente al prete che ha l'intenzione di consacrare l'ostia e il vino". Sofisma, dicevo, perché il prete, all'intenzione di voler consacrare le specie, fa seguire le parole. Parimenti, all'intenzione specifca, Papa GII, doveva far seguire il nome della Russia, ma ciò non è avvenuto. Se, come lei afferma - tramite don Morselli - che la consacrazione dell'84 è valida, si pone lun inquietante interrogativo sull'affidabilità della parola di Maria la quale Madre di Dio aveva promesso, in cambio, la CONVERSIONE della Russia nella sua composizione laica e religiosa (ortodossa). Ma, come dice il Vangelo, l'albero si giudica dai frutti e l'albero russo - laico e religioso - fino ad ora ha generato, e continua a generare, frutti tossici e la sua componente religiosa non è tornata all'unico ovile di Cristo sotto un solo pastore. Con ciò si dimostra l'inefficacia del rito dell'84 e, nello stesso tempo, si scopre il dolo con cui una Gerarchia, pavida e presuntuosa, ha cercato, di far passare per vero ciò che era posticccio.
Guardi, ho tutto il rispetto e la devozione che si possono avere per il messaggio di Fatima e le richieste della Santa Vergine.
Mi premeva soltanto di segnalare la diversa opinione che sul punto hanno, e possono avere, cattolici di retta dottrina e in buona fede. Anch’io, pur non avendo mai approfondito oltremodo la questione, sono sempre stato e rimango scettico rispetto alle consacrazioni di GPII.
D’altra parte, vi è chi addita (o additava) certe tendenze all’interno della nazione russa e della sua chiesa scismatica come, se non altro, un preludio a quella conversione prefigurata dalla Vergine.
In ogni caso, cosa è più facile aspettarci da un atto di consacrazione “ben fatto”? La caducazione del libero arbitrio e l’immediata conversione di milioni di persone e migliaia di prelati? O piuttosto fenomeni storici di graduale ritorno alla fede, passando dalla riscoperta della pratica religiosa, sia pure in una confessione scismatica, e arrivando poi alla conversione alla comunione cattolica? Se vogliamo far salvo il libero arbitrio, poi, è difficile immaginare che gli scismatici si convertano alla fede cattolica fintanto che il papato romano è avviluppato in un autoritarismo dispostico e iconoclasta che, oltre a non aver nulla di apostolico (e di cristiano tout court), corrisponde perfettamente alla parodia che di questa augusta e divina istituzione hanno storicamente fatto i vari eresiarchi e dissidenti.
Certo, la questione è oltremodo complessa, e non si può nemmeno fingere che la Russia sia oggi una grande nazione cristiana dove fervono devozione e la pratica religiosa, e splende la regalità sociale di Cristo. La realtà è che da quel punto di vista, al netto di più diffusi sentimenti conservatori, forse in polemica rispetto all’occidente e alla sua decadenza, la Russia non è molto meglio di tante nazioni secolarizzate e apostate (anzi!)
Gent. mo Schena, comprendo bene ciò che ella intende e sono d'accordo laddove scrive essere inimmaginabile che degli scismatici si convertano a una Chiesa Cattolica la cui Gerarchìa cammina sulla strada dell'apostasìa e dell'iconocastìa. Ma ciò vale se riferito alle capacità umane. Lasciamo questo còmpito al Signore e alla sua santissima Madre, ché ne sanno più di noi. Non crede?
Con stima.
SLGC
Luciano Pranzetti